Visitiamo case di famiglie in estrema povertà e le aiutiamo in modo personalizzato. Osserviamo quali sono i loro veri bisogni e in questo modo possiamo aiutarle ad avere una vita più dignitosa e felice.
RUKIA: Visitiamo la casa di Rukia, donna di 28 anni tanzaniana, analfabeta, madre di tre suoi figli (Carosi, Gaspar e Martha) e incinta. Che ha alle spalle una storia di vita devastante: quando era piccola è stata abbandonata dai suoi genitori, e a causa di questo non ha avuto la possibilità di studiare e trascorre la sua vita in miseria. A completare il quadro tragico: Rukia è stata abbandonata dal marito mentre era incinta del quarto figlio. L’abbiamo trovata in una baracca di fango, senza cibo, senza igiene… Tre giorni dopo il nostro primo incontro siamo riusciti a trovare una casa per Rukia e l’abbiamo affittata. Abbiamo comprato materassi per lei e per i bambini. E la sosteniamo mensilmente con cibo e affito. Faremo del nostro meglio affinché un giorno Rukia possa lavorare e camminare con le proprie gambe, grazie al nostro progetto di emancipazione femminile.
FELICIANA: Visitiamo la casa di Feliciana: una donna di 75 anni, che si trovava in un completo stato di abbandono. Vive con un nipote a su carico, Emmanuelle di 7 anni. Purtroppo sua figlia ha un problema d’asma ed è ricoverata in un ospedale pubblico da molto tempo. L’abbiamo trovata affamata, la sua richiesta era: cibo e che suo nipote potesse andare a scuola. Ora Feliciana è sotto la nostra responsabilità, perché non ha nessun altro al mondo. Noi l’aiutiamo con l’alimentazione, i soldi e la salute (abbiamo, per esempio, comprato per lei degli occhiali da vista). Abbiamo iscritto Emmanuelle a scuola pagando – la tassa annuale, l’uniforme, lo zaino e le scarpe. Stiamo facendo tutto il possibile per fargli avere una vita migliore. Oggi Feliciana e Emmanuele dipendono del nostro aiuto: per potere mangiare; avere cure mediche e studiare.
KAPPINES: Mamma Kapinnes è una donna combatente e ha cinquant’anni. Putroppo il sistema non l’ha aiutata molto, perchè senza lavoro non è in grado di mantere i suoi 4 figli, di cui 2 hanno disabilità mentali. Abbiamo trovato questa famiglia che abitava in una situazione disumana in una unica stanza, senza luce, senza igiene, senza cibo. Allora abbiamo affitato una casa per loro, e oggi aiutiamo sia con cibo che con affito.